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STABILIZZATORE DI TENSIONE PER IMPIANTI ATTIVI DI PRODUZIONE ENERGIA (FV)

Gli impianti di produzione da energia rinnovabile, risentono, in determinate situazioni, di problematiche legate a sbalzi o innalzamenti di tensione di rete che, arrestando il funzionamento dell’inverter come prescritto dalle regole tecniche di connessione ( CEI 0-21), ne possono deprimere il rendimento e quindi la produzione annua totale. Per ovviare a queste problematiche, che si possono riscontrare anche in qualsiasi altro impianto elettrico, si possono ovviare con l’inserimento di appositi stabilizzatori di tensione. Questi dispositivi possono essere utilizzati su utenze monofase che trifase, sia attive che passive.

I guasti sulle linee, i fenomeni atmosferici, le continue variazioni di carico ed i disturbi generati dagli stessi utenti non permettono di garantire ad ogni utilizzatore una tensione costante che rientri entro il margine di tolleranza previsto dai contratti di fornitura. Spesso, tale tolleranza è insufficiente per le utenze più suscettibili. Altre volte la tensione di rete raggiunge livelli che superano del 15, 20 e persino del 30% il valore nominale previsto.
Le fluttuazioni di tensione sono fenomeni perturbanti particolarmente infidi in quanto non evidenti, ma rilevabili solo con l’utilizzo di strumentazione specifica. In loro presenza le utenze elettriche mantengono in apparenza uno stato di corretto funzionamento che maschera invece disagi gravi, a volte irreparabili.
 

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